Andamento azioni Apple – Quali rischi?

Insiema a quelle Google, le azioni Apple rappresentano un esempio vivido di ciò che può accadere con la realizzazione del sogno americano. Il settore in cui opera Apple, e il difficile passaggio dall’eredità di Steve Jobs alla nuova realtà, hanno sicuramente messo in crisi questo colosso della Silicon Valley, ma senza causare gli effetti paventati dalle iniziali ‘pessimistiche’ previsioni. Le azioni Apple sono negoziate sul Nasdaq e il codice Isin collegato è US0378331005.

Quotazioni e prezzi

Le azioni Apple appartengono ad un comparto critico sotto molti aspetti, ovvero quello tecnologico. In questo comparto infatti i rumors e le attese hanno un peso esponenziale. Una prova la si ha anche con l’andamento delle quotazioni che sono state registrate nel 2016, anno in cui è stato toccato uno dei punti più bassi del costo dei titoli stessi: poco più di 90 dollari. Non solo, nel giro di pochi mesi, complice anche l’ammenda per evasione fiscale e le continue dispute con Samsung (che hanno avuto esiti a volte inattesi), le azioni Apple hanno mostrato grande volatilità e un preoccupante crollo di circa il 30% del loro valore quando è stato toccato il suddetto punto di minimo.

Il perdurare di un sottovalore del 20% per più mesi, nonostante le attese dell’arrivo dell’iPhone 7 (presentato come il miglior device dell’intera gamma, ben 120 volte più veloce e performante rispetto ai suoi predecessori) aveva spinto gli analisti a considerare il 2016 un anno nero, con una situazione che sarebbe rimasta praticamente invariata. Un’analisi errata visto che dopo il periodo estivo il target price individuato era salito a ben 116 dollari. La situazione è mutata anche in funzione delle vendite più che positive del nuovo device e della crisi ‘Samsung’ travolta dai problemi del suo smartphone di punta Galaxy Note 7 .

Approfondimenti: Mobile trading.

Quale futuro?

E’ ancora il momento di investire in azioni Apple? Ovviamente chi lo ha fatto quando il gigante di Cupertino sembrava essere scivolato in una fase di profonda crisi (non solo per le beghe tributarie, ma anche per l’abbandono di Carl Ichan, uno dei principali investitori, che ha liquidato rapidamente l’intero pacchetto di azioni Apple in suo possesso sempre nel 2016), oggi ha messo da parte un guadagno più che apprezzabile: siamo passati da meno di 100 dollari a oltre 135 dollari, il che corrisponde a un aumento del capitale investito del 40% circa, in circa 9 mesi in tutto.

Oggi sperare di ottenere in meno di un anno performance di questo tipo non è ipotizzabile, ma si dovrebbe eventualmente puntare a investimenti di medio-lungo termine (vedi anche Investire in un broker ECN). Se si desidera infatti diversificare il proprio portafoglio di titoli azionari, introducendo anche dei tecnologici, le azioni Apple rappresentano una delle alternative più solide e meno “volatili” soprattutto per quanto riguarda il comparto in cui sono negoziate. Se di contro non si ama un’ampia volatilità, allora il problema non riguarda tanto le azioni Apple quanto la scelta dello stesso sector. Meglio rivolgere l’attenzione in altri ambiti, più stabili, oppure scegliere titoli che generalmente offrono dividendi caratterizzati da una certa assiduità e costanza.

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