Bitcoin Gold: meglio l’investimento diretto o indiretto?

Dopo l’hard fork di agosto 2017 che ha portato alla separazione della blockchain di bitcoin con la nascita della versione Cash, il 12 novembre 2017 si è verificata la seconda hard fork con l’approdo nel mercato delle criptomonete dei Bitcoin Gold.

Se i Bitcoin Cash sono nati per la volontà di mantenere il principio di Nakamoto nel suo progetto iniziale di Bitcoin, con maggiore velocità, contenimento dei costi e una blockchain con blocchi più grandi e quindi maggiormente ‘scalabili’, la versione dei Bitcoin Gold è nata per ridare ai minatori “casalinghi” il controllo del network. Come accaduto già per i Cash, la distribuzione del Bitcoin Gold alla data di separazione è stata di uno a uno: 1 Bitcoin Gold per un Bitcoin classico posseduto ed anche per questa criptovaluta il limite di distribuzione sarà pari a 21 milioni.

Perché un nuovo Bitcoin?

Nei momenti di aggiornamento della blockchain è molto probabile che il malcontento venga fuori, specialmente quando la rete è estesa. La separazione della blockchain e l’arrivo dei Bitcoin Gold era nell’aria ed era stata data quasi per scontata, proprio visto il malcontento legato alla perdita di potere dei ‘minatori privati casalinghi’.

Un’insofferenza dovuta al controllo della rete da parte di grandi società e di veri e propri pool di ‘miners professionisti‘ con una forza definita come ‘non contrastabile’. L’idea è stata quella di tornare alla gestione e alla diffusione della blockchain con il pc di casa. Non a caso a capo di questa idea si segnala il proprietario di una società specializzata nella produzione di hardware idoneo alla gestione dei bitcoin gold.

E’ quindi bastato che una parte del network, al momento dell’aggiornamento, abbia aderito al nuovo algoritmo, chiamato Equicash, per portare alla separazione dai Bitcoin classici. Trattandosi di un sistema scalabile in modo libero e veloce, la speranza degli sviluppatori è quella di rendere velocemente i Bitcoin Gold competitivi così da reprimere la forza di controllo degli attuali gestori della rete.

Quando si è verificato l’hard fork il price dei BGo (o BTG) era di 354 dollari, ma questa criptovaluta ha vissuto velocemente momenti difficili muovendosi per lo più al di sotto di questo valore. Ad esempio, al 27-02-2018, la quotazione è di poco superiore ai 120 dollari.

Fonte: Coinmarket.com – Data: 27/02/2018

Come investire nei BGO?

Come per i Bitcoin classici c’è la possibilità di procedere con un investimento senza mediazioni, tramite:

  • i wallet e lo scambio diretto;
  • gli exchange.

Fin da subito c’è stata una prima difficoltà dovuta al fatto che chi aveva i Bitcoin si è trovato l’accredito di un pari numero di Bitcoin Gold dopo il fork. Tuttavia non tutti i wallet abilitati ai Bitcoin erano organizzati per dare accesso anche a quelli Gold. Nella maggior parte dei casi questa procedura ha richiesto un po’ di tempo e una quantità minima di BTG da conservare. Tra i wallet abilitati, così come riportato dal sito ufficiale dei Bitcoin Gold al 27-02- 2018, abbiamo:

Ovviamente oltre a questi c’è sempre il wallet ufficiale della nuova criptovaluta chiamato Bitcoin Gold Core che è scaricabile direttamente sul proprio pc dal sito ufficiale. Andando sulla pagina preposta si deve scegliere semplicemente il sistema operativo utilizzato e seguire la procedura guidata di installazione.

Come detto è possibile acquistare e vendere anche tramite exchange che sempre in maggior numero hanno incluso anche i BTG nella propria offerta. Sempre dal sito ufficiale dei Bitcoin Gold l’elenco (in continuo aggiornamento) al 27-02-2018 è il seguente:

Attenzione:come si può vedere però ci sono anche quelli la cui attivazione per i BTG avverrà in futuro segnalati da un puntino arancione. In alternativa è possibile riferirsi anche a siti specializzati come ad esempio coincodex com e prendere gli elenchi direttamente anche da lì. Dal sito suddetto al 28/02/2018 vengono ad esempio riportati:

A chi convengono?

A differenza della criptovaluta ‘madre’ la quotazione dei Bitcoin Gold non è proibitiva per molti investitori avendo una quotazione attualmente di poco superiore ai 100 dollari. Tuttavia si tratta ugualmente di un tipo di investimento rischioso e adatto non a tutti. Se si ha un certo interesse nei confronti delle criptovalute eventualmente si può valutare la possibilità di investire in modo indiretto (approfondimento: Trading su derivati).

Si tratta di un sistema semplice soprattutto perchè si deve solo scegliere un buon broker che li tratta e investire, magari facendosi aiutare nelle prime fasi da un tutor (se presente). Tuttavia sono ancora pochi i broker che hanno deciso di scegliere i BGo come sottostante dei propri CFD. Tra quelli che lo hanno fatto al 28/02/2018 troviamo IQ Option che offre alla pari delle altre criptovalute una leva pari a 1:5.

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