Forex broker italiani: in crisi e verso la chiusura?

Quali sono i forex broker italiani? Rispondere a questa domanda è un passaggio fondamentale per poter affrontare la ricerca di quelli che sono autorizzati ed affidabili. Oppure quelli che possono far venire ansia ai traders per la comparsa di notizie su siti che sono verso la chiusura (giustamente preoccupati per recuperare i propri soldi depositati).

Caratteristiche fondamentali del Forex Broker Italiano

Il mercato del trading sulle valute ha attraversato dei momenti poco chiari, per la mancanza di una vera e propria regolamentazione, trattandosi di un mercato OTC. Un problema che è stato risolto, almeno a livello europeo, nel momento in cui la Ue ha deciso di approvare la direttiva Mifid.

Infatti dopo l’approvazione della direttiva ci sono stati tante piattaforme e siti che sono stati oscurati e sono diventati irraggiungibili. Si è trattato anche di forex broker italiani (ovvero piccole società nate in Italia) che sono andati verso la chiusura perché incapaci di adattarsi a quanto richiesto dalla nuova regolamentazione.

Le grandi società invece sono state in grado di apportare le necessarie modifiche, per cui non hanno fatto altro che richiedere le autorizzazioni, per altro ottenute con una certa facilità (come ad esempio Plus500, Avatrade, XM, Markets.com, ecc).

Fatta questa premessa andiamo ad elencare i pochi elementi che caratterizzano quelli che possono essere considerati forex broker italiani:

  1. avere sede in uno dei Paesi Ue (non è necessario avere sede o succursale in Italia);
  2. essere dentro alla direttiva Mifid;
  3. avere licenza da parte di una delle autorità dei Paesi Ue (come Cysec, Consob, ecc);
  4. opzionale: avere ottenuto l’iscrizione negli appositi elenchi Consob (non fa differenza se si tratta di quello con o senza succursale in Italia);
  5. avere un servizio di assistenza in madrelingua (indipendentemente dal canale utilizzato che potrà essere chat, telefono o semplicemente e-mail);
  6. opzionale: offrire il servizio di gestione di tipo amministrato.

Differenza dai broker esteri

Se si andrà a guardare la sezione del “chi siamo” e delle autorizzazioni, non potrà sfuggire il fatto che la larga maggioranza dei brokers che permettono di fare trading forex hanno sede ed autorizzazioni in Paesi europei (con una netta prevalenza di Cipro e quindi di conseguenza della Cysec). Se sono rispettate tutte le condizioni sopra indicate come non “opzionali” potranno essere considerati dei broker italiani, e si avrà la certezza di operare con piattaforme autorizzate, efficienti, di elevata qualità e perfettamente sicure.

Il tipo di software utilizzato, che definisce l’interfaccia e gli standard qualitativi e personalizzabili della piattaforma stessa, oltre a determinare stabilità e velocità di esecuzione degli ordini, potrà poi essere il popolarissimo Metatrader, oppure un software di proprietà della stessa società (come nel caso di Avatrade, Plus500), ma si tratta di aspetti che sono legati alle preferenze del traders, e non hanno nessun impatto sull’orientamento tra: broker italiano oppure estero.

Conclusioni

Scegliere dei forex broker italiani offre un piccolo margine in più di tutela, poiché dà la possibilità, almeno sulla carta, di poter contare su un interlocutore in più ovvero la Consob, in caso di problemi (vedi anche I migliori broker autorizzati Consob). Tuttavia bisognerebbe concentrarsi sulla qualità dimostrata nel tempo dal servizio di assistenza, perché quando si arriva a dover interpellare gli organi di vigilanza, di norma, la situazione è già arrivata ad un punto in cui è sfuggita un pochino di mano.