Come guadagnare in modo sicuro con il trading sulle azioni

Ci sono tanti uomini facoltosi che affermano di dover la propria fortuna al trading su azioni. Persone che hanno visto la propria vita cambiare in modo graduale, grazie ad una serie di scelte azzeccate sui titoli giusti, e da qui la scalata alla ricchezza.

Ma al di là del fascino che suscitano queste storie di successo, giocare in borsa, con l’obiettivo di ottenere elevati guadagni, rispecchia realmente quanto di fatto accade nella realtà comune?

Il problema principale, quando ci si avvicina al trading in azioni, è infatti legato ad un approccio non proprio corretto. In quest’ottica, per prima cosa è bene quindi capire ciò che c’è di vero e ciò che c’è di non vero nel trading azioni, e quali sono i comportamenti da evitare. Quindi si può passare ad affrontare in che cosa consiste, che cosa serve, come si può effettuare, ed anche il tipo di azioni su cui investire (italiane o estere, tramite opzioni binarie o in modo diretto, a seconda del comparto, e se tramite consulente oppure online).

E’ davvero possibile guadagnare?

Guadagnare facendo trading sulle azioni è possibile. E lo è sia che si scelga di affidarsi alla compravendita dei titoli, speculando sulle variazioni dei prezzi, oppure percependo i rendimenti sotto forma di dividendi, che in modo indiretto tramite l’investimento in derivati.

Ma il fatto di credere che ciò che porta al successo, e quindi al guadagno, avvenga in modo esclusivamente fortuito è sbagliato e pericoloso. Per investire bisogna seguire strategie e metodologie ben precise. Di contro non bisogna credere a chi propone un metodo infallibile e di sicuro successo, perché di certo, in un investimento che “lucra sul rischio e sull’incertezza”, non può esserci proprio nulla di sicuro.

Quindi il primo punto da assimilare per un trading proficuo su azioni e su ogni altro tipo di investimento che usa le stesse logiche, è che solo accettando il rischio e gestendo al meglio le variazioni del prezzo si può arrivare a guadagnare veramente. Qui però sorge un’altra domanda: che significa “gestire” le variazioni del prezzo, considerato che queste non possono essere prevedibili in modo del tutto affidabile?

Chiunque voglia investire su prodotti che presentano un’elevata esposizione al rischio deve usare la logica e non le emozioni. Invece è proprio della natura umana voler correre ai ripari vendendo nel momento in cui si vede il prezzo dei propri titoli scendere, per “limitare le perdite”.

Un buon trader deve controllare questo impulso e procedere in modo programmato e razionale: quindi anziché vendere acquistare soprattutto al momento di un ribasso e, di contro, astenersi da una precipitosa entrata quando un titolo comincia a essere troppo “apprezzato”. Questo è un altro passo fondamentale, tramite il quale si può intraprendere la via di guadagno più o meno sistematico.

Come gestire le strategie

Nel tempo sono state create numerose strategie. Alcune molto simili tra loro, mentre altre presentano delle funzioni che possono essere addirittura opposte.

A volte imparare una strategia può essere faticoso, o comunque può richiedere un certo lasso di tempo. Quindi quando si arriva a padroneggiare una strategia specifica, si può avere la tendenza di volerla usare in ogni occasione, specialmente quando dalla sua messa in atto è derivato un guadagno.

Invece non bisogna utilizzare le stesse strategie, senza i dovuti aggiustamenti, nel caso di diversificazione del sottostante (opzioni binarie o altri derivati come CFD) od ancora acquistando e vendendo direttamente i titoli. Il trading in azioni, anche scegliendo quelle appartenenti ad uno stesso settore ma di Paesi differenti (ad esempio sector tecnologico in Italia e in Asia), deve tener presenti i fattori che influenzano maggiormente il trend. Questi sono legati principalmente:

  • alle politiche monetarie;
  • all’andamento economico della nazione o della macroarea;
  • al peso che quel settore ha per una determinata zona geografica, ecc).

Tutto ciò costringe anche a scegliere le strategie in funzione del tipo di mercato ed adeguarle a seconda delle condizioni di criticità o sistematicità che si presentano. In molti casi sarà necessario combinare differenti strategie a seconda del tipo di orizzonte temporale e obiettivo da raggiungere. Ovviamente questo discorso si rafforza nel momento in cui si parla di azioni appartenenti a settori differenti, oppure relativi a paesi con valute diverse, ecc.

La scelta dell’intermediario: i fattori da considerare

La scelta delle strategie, dello stile da usare nel trading su azioni, e delle stesse tipologie di titoli (creazione e diversificazione del portafoglio ed eventuale uso dell’hedging), a loro volta dipendono da:

  • budget destinato all’investimento;
  • scelta del broker, piattaforma, software, modalità di investimento, ecc.

A riguardo vi possono essere in particolare delle implicazioni legate anche ai costi connessi ed alle caratteristiche della piattaforma che permette di operare.

Proprio in funzione di questi aspetti la scelta del gestore, banca o broker sono fondamentali anche per ottenere i migliori strumenti informativi (dalle informazioni sulle raccomandazioni e target price alle analisi, previsioni, ecc).

Ovviamente bisogna anche fare una valutazione sui costi (fissi o variabili) che si dovranno sostenere sia per un trading di base su azioni (senza uso di particolari strumenti), che con l’impiego di strumenti appartenenti alla categoria “premium, vip, ecc”. Da questo punto di vista le differenze possono essere notevoli.

Proprio in funzione di questi aspetti la scelta del gestore, banca o broker sono fondamentali anche per ottenere i migliori strumenti informativi (dalle informazioni sulle raccomandazioni e target price alle analisi, previsioni, ecc).

Approfondimento: Penny Stock.

Come investire?

Esistono tre possibili alternative:

  • Creazione di un portafoglio con azioni mature e elevati o costanti dividendi;
  • Compravendita intraday (generalmente) o nel breve periodo di titoli;
  • Acquisto di quote di fondi azionari.

Ciascuna scelta dovrebbe essere fatta sulla base di una serie di valutazioni, prima fra tutte il money management, il tipo di costituzione delle proprie finanze e la propensione al rischio.

A riguardo vi sono dei programmi di “simulazione” che permettono, al pari dei conti demo nel forex o nelle opzioni binarie, di fare delle ‘prove pratiche’, con conseguenti valutazioni più realistiche.

Cosa non fare

Non bisognerebbe mai affidarsi ai consigli di sedicenti investitori occasionali, accertandosi a monte che le informazioni e le previsioni provengano da siti autorevoli e da veri analisti. Soprattutto non bisogna improvvisarsi trader senza aver seguito una sufficiente fase di preparazione sia sul mercato di riferimento o titolo specifico di interesse (vale tanto per le azioni italiane, americane o europee), che sulle interazioni che ci sono tra i vari comparti (ad esempio petroliferi con energetici, settore green, ecc).

Se non si ha la volontà di imparare le nozioni di base, si può guadagnare solo affidandosi a consulenti capaci e di fiducia, che abbiano delle ottime e durature referenze.

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