Forex o CFD: funzionamento, similitudini e differenze

In un’offerta di trading online sempre più ricca di brokers e competitors, domandarsi quale sia la differenza tra forex o cfd è indispensabile per orientarsi nelle scelte di investimento. Se da una parte sono molti gli intermediari che con l’apertura di un solo account permettono di fare trading su entrambi, è anche vero che le scelte, le strategie e le modalità di investimento seguono regole differenti per le due tipologie.

forex o cfd

Cosa hanno in comune?

L’aspetto che hanno in comune a monte è il fatto che si tratta di due strumenti finanziari negoziati over the counter, ovvero sono tradati al di fuori dei mercati regolamentati. Questo non significa che non ci sono regole negli investimenti così come sono necessarie apposite licenze e autorizzazioni ai broker per poterli offrire ai propri clienti.

Un altro aspetto che li accomuna è la possibilità di investire aprendo posizioni di ‘guadagno’ sia se il sottostante sale sia che scende, purché si capisca e ci si muova verso la stessa direzione del mercato. Anche per questo può capitare di confondere il forex con i Cfd quando questi ultimi usano le coppie di valute come sottostante. Come vedremo tra poco in realtà non è così, anche perché i Cfd su valute sono solo una delle possibili scelte che si possono compiere.

Quali sono le principali differenze?

La differenza più facile da individuare è che con i contracts for difference si ha una libertà di scelta più ampia per quanto riguarda il sottostante, il che permette di fare strategie di copertura del rischio molto più ampie rispetto a quelle nel Forex. Per questi ultimi bisogna infatti basarsi sulla scelta di coppie di valute che tradizionalmente si muovono in direzioni opposte mentre nei cfd si possono sfruttare vari abiti finanziari come gli energetici (ad esempio il greggio), i metalli preziosi, le criptovalute e molto altro ancora.

Questa maggiore quantità di alternative sui sottostanti consente quindi di sfruttare una maggiore diversificazione senza dover cambiare la tipologia di investimento stessa. Ciò non toglie che in entrambe le tipologie di investimento è essenziale conoscere tanto le interazioni delle differenti valute che le principali notizie macroeconomiche, che nei Cfd possono influenzare anche gli altri tipi di sottostante tra cui poter scegliere (che poi dipendono dal broker al quale ci si affida).

Altra differenza da conoscere, anche se può avere un minore impatto quando si deve decidere come investire, sta nella ‘forma’. Infatti il Forex (la cui denominazione viene da Foreign exchange market) è un vero e proprio mercato (appunto il mercato delle valute) mentre i Cfd (contracts of difference) sono uno strumento finanziario che fa parte dei ‘derivati’.

trading su derivati

In quanto ‘mercato’ il Forex segue degli orari propri (ad esempio il fine settimana è chiuso), mentre per i Cfd il discorso degli orari rimanda a quelli in cui si trattano i vari sottostanti. Per quanto riguarda i costi di trading, il tutto dipende dal tipo di broker poiché in alcuni casi il calcolo avviene con l’applicazione di spread, in altri di commissioni variabili.

Confronto sulle valute

Per capire e apprezzare meglio le differenze riferiamoci proprio al campo comune, ovvero alle valute. Qui vediamo subito che per il Forex l’approccio da parte dei neofiti può essere più semplice rispetto ai Cfd con i quali bisogna conoscere i mercati dove si decide di fare trading, ancor più che per il forex stesso. A fare la differenza, nella scelta, può quindi essere anche la possibilità di trovare brokers che propongono sistemi formativi gratuiti dedicati (al forex o ai Cfd), webinar e seminari, e la possibilità di provare gratuitamente le piattaforme con i conti demo (e ovviamente da valutare anche per quanto tempo e con quali limiti).

Legato al discorso della formazione c’è anche quello delle strategie. Negli investimenti è stato infatti sdoganato l’atteggiamento della scelta fatta di intuito o di istinto. Per aumentare le possibilità di avere successo bisogna adottare una buona strategia. In questo senso quelle del forex sono più facili da capire e assimilare rispetto a quelle applicate sui Cfd (anche perché hanno una storia meno recente mentre il Forex risale agli anni 70). Detto questo, con esperienza e formazione si può riuscire a maturare la giusta dimestichezza su entrambi.

L’orizzonte temporale

Lo stile di trading che si vuole adottare è un altro aspetto da considerare per due motivi: nel forex è più complicata la scelta dei time frame perché ce ne sono di più. Il problema si supera scegliendo e replicando le varie strategie maturate e consolidate negli anni dai vari esperti. Questo permette un ventaglio di scelte strategiche molto più ampio che si può adattare meglio ai tempi di apprendimento, maturazione di esperienza e velocità dei traders stessi.

I Cfd nascono per un trading veloce, per cui ci sono meno time frame tra i quali scegliere, ma potendo anche avere meno possibilità di trovare fin da subito il passo giusto rispetto alle proprie esigenze, conoscenze e capacità.

Infine c’è da considerare l’aspetto della trasparenza, che può essere carente proprio negli investimenti OTC ovvero Over The Counter. Da questo punto di vista una trasparenza maggiore si trova nel forex, soprattutto se consideriamo il calcolo dei costi (basato più spesso sugli spread rispetto ai costi variabili). Anche qui però bisogna andare a vedere quello che propongono i differenti broker perché in alcuni casi non si vedono praticamente differenze sulle politiche applicate nel calcolo dei costi.

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Conclusioni

La lista delle differenze può essere allungata andando a vedere le varie particolarità ancora più specifiche. Tuttavia se si è alla ricerca di risposte chiare se sia da preferire il trading in forex o cfd l’importante è capire subito che alla base della scelta ci deve essere la voglia di formarsi e informarsi nei vari ambiti, e di maturare la giusta esperienza.

Ricordiamo infine che i Cfd sono prodotti che hanno carattere più speculativo, e questo è uno dei motivi per i quali possono sfruttare una leva finanziaria più contenuta. Tuttavia bisogna anche tener presente che quando ci si affida a un broker che li offre entrambi come scelte di investimento, non si è nemmeno obbligati a scegliere a monte. In tal caso si può infatti investire in entrambi, ampliando le strategie di hedging con le quali proteggersi dai rischi di investimento (riducendo le perdite e cercando di aumentare i profitti).