Medie mobili nel trading: vantaggi e svantaggi

Le medie mobili rappresentano uno strumento usato sia dai neofiti che dai trader più esperti, grazie alla loro semplicità di impiego e di valutazione. Il loro utilizzo consente di raggiungere due obiettivi principali:

  • individuare i segnali di acquisto e di vendita;
  • riuscire a rendere più puro il trend liberandolo dai rumors che portano all’affermazione di falsi segnali.

Vediamo tutto nel particolare.

Che cosa sono?

Andando più a fondo di quanto abbiamo appena affermato le medie mobili sono un indicatore che permette di seguire il trend del prezzo degli assets oggetto del nostro trading. Ma perchè prende il nome di medie mobili?

Perché parliamo di un valore “medio” in quanto il calcolo viene fatto sulla media dei prezzi individuati in un certo orizzonte temporale, e “mobile” in quanto questo valore medio si muove seguendo le variazioni dei prezzi (sia all’interno del dominio temporale preso in considerazione, che di giorno in giorno).

Questa mobilità viene raggiunta perché dal valore medio di un certo periodo (o dominio temporale) si toglie l’ultimo dato calcolato sulla serie precedente (il più vecchio cronologicamente) aggiungendo l’ultimo dato rilevato in ordine temporale.

Facciamo un semplice esempio pratico per capire questo discorso: se vogliamo calcolare la media mobile dei prezzi a 20 giorni, l’aggiornamento verrà fatto aggiungendo il prezzo di chiusura di oggi (che è l’ultimo in ordine cronologico rilevato) e togliendo la serie quello di 20 giorni fa (che è quello più vecchio sempre in senso cronologico).

Come utilizzarlo?

Per utilizzare le medie mobili nel trading non bisogna cimentarsi in complicati calcoli e lunghi esercizi per arrivare ad assumere una certa dimestichezza. I vari broker offrono infatti generalmente questo tipo di indicatore sotto forma di supporto grafico in modo gratuito.

Fondamentale sarà invece la scelta del dominio o orizzonte temporale che incide ovviamente sulla reattività della linea che sul grafico rappresenta la media mobile. Ad esempio nel grafico che segue vediamo la media mobile in verde a 20 giorni e quella in blu a 200 giorni:

Come è evidente la media a 200 giorni reagisce in modo molto meno reattivo di quella a 20 giorni. Queste scelte sono molto importanti anche per l’individuazione degli altri indicatori da usare, insieme alle medie mobili, che a loro volta vanno individuati in funzione delle strategie che si vogliono mettere in atto.

La regola generale è che il dominio o orizzonte temporale è inversamente correlato alla reattività della media mobile: quindi un orizzonte temporale di breve periodo (ad esempio 5 giorni) sarà molto reattivo mentre uno a 50 periodi sarà molto meno reattivo.

Trend e media mobile

L’approccio grafico, come già accennato, rende l’uso delle medie mobili facile e di impatto immediato. In generale quando i prezzi dell’asset si trovano al di sopra della media mobile ci troviamo davanti ad un trend rialzista, quando sono al di sotto siamo davanti ad un trend ribassista. Un esempio lo abbiamo con il grafico di seguito:

Prendendo la parte indicata dalle frecce vediamo che i prezzi sono al di sopra della linea di media mobile e infatti siamo davanti a un trend rialzista mentre dopo l’incrocio tra la linea dei prezzi e quella della media mobile si innesca una fase ribassista con i prezzi che scendono al di sotto di essa. A riguardo è importante focalizzare l’attenzione sui punti in cui le due linee (prezzi e medie mobili) si incrociano:

  • se la linea dei prezzi incrocia da sopra (passando sotto la linea della media mobile) siamo di fronte a un segnale short o di ribasso (approfondimento: Trading short);
  • se la linea dei prezzi incrocia da sotto (passando sopra la linea della media mobile) siamo di fronte a un segnale long o di rialzista (approfondimento: Trading long).

Mercato laterale

La validità delle medie mobili si evidenzia soprattutto nelle fasi di trend del mercato. Di contro questo metodo mostra diverse pecche quando si entra in una fase di mercato laterale. Molto spesso per far fronte a queste situazioni si passa all’uso di due medie mobili di differente dominio temporale, come si può vedere nell’esempio successivo:

Come si può vedere abbiamo due linee di media mobile, una più veloce a 20 periodi, che reagisce in modo più tempestivo ai cambi di prezzo (ma che da sola darebbe spazio a diversi falsi segnali), e una più lenta a 50 periodi, che invece riduce i falsi segnali ma reagisce in ritardo ai cambi di trend.

Attraverso questa ‘soluzione’ noi possiamo considerare come segnali di entrata e di uscita i punti in cui si verifica l’incrocio delle due linee e in particolare:

  • quando quella più veloce incrocia da sopra la linea di media mobile più lenta siamo davanti a un trend ribassista;
  • quando la linea di media mobile più veloce taglia da sotto quella più lenta siamo davanti a una possibile fase rialzista.

Tuttavia bisogna sempre tener presente che questo sistema riduce l’incidenza dei falsi segnali ma non li elimina completamente. Quindi rimane il fatto che fondamentalmente l’uso delle medie mobili funziona in modo affidabile nei mercati molto direzionali.

Quelle più usate

Le medie mobili più utilizzate nel trading sono:

  • la media mobile a 200 periodi: scelta effettuata soprattutto da parte degli investitori istituzionali che hanno bisogno di orizzonti temporali molto lunghi;
  • la media mobile a 50 periodi (tra le più usate sui grafici settimanali);
  • la media mobile a 20 periodi per il brevi timeframe;
  • la media mobile a 10 periodi: soprattutto per valutare i rumors di mercato.