Come fare trading con Revolut: la guida completa

Revolut trading è un servizio di investimento che viene proposto dalla stessa società che gestisce i conti e le carte di pagamento omonime. Come si evince si tratta di un servizio di trading online, che può essere gestito in autonomia dall’apposita funzione alla quale si arriva dopo aver fatto il login nel proprio conto.

Non è infatti necessario fare una registrazione a parte, in quanto vale la stessa fatta per aprire il conto che rimane quindi condizione fondamentale tanto per usare le carte che per poter fare investimenti. Se si è alla ricerca di rassicurazioni sulla sicurezza, si può stare tranquilli, poiché Revolut opera a 360° grazie all’autorizzazione della FCA (massima autorità del Regno Unito).

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Che cosa offre come assets?

È doveroso precisare che Revolut propone il trading ai suoi utenti solo da poco tempo. Quindi è inevitabile che non si possa accedere ad un’offerta ampia soprattutto dal punto di vista numerico (ovvero come numero di assets presenti per ciascuna tipologia). Detto questo, la scelta come ‘diversificazione’ è al momento comunque discreta.

Il numero di azioni tradabile è ancora basso, mentre se si vuole considerare la parte di mercato che offre maggiori possibilità allora nell’ordine bisogna considerare i titoli USA con la borsa di New York (NYSE) e poi il NASDAQ (con sede a New York City), con orario di attività dalle ore 9:30 alle ore 16:00.

Si registrano però delle limitazioni che invece non si hanno con altri broker o conti titoli per il trading. Tra queste ‘esclusioni’ o limitazioni rileviamo:

  • l’investimento con adozione di una leva finanziaria (non ancora possibile);
  • il limite di esecuzione degli ordini (acquisto o vendita) solo durante gli orari di attività dei mercati.

Come ottenere il conto per fare trading

Come già detto, per poter usare il conto di trading con Revolut, bisogna avere un conto Revolut, che è necessario in primis per poter alimentare il conto con i fondi necessari da investire (non è previsto un limite minimo di importo da trasferire). Allo stesso modo quindi bisogna essere maggiorenni (altrimenti non si può aprire nessuno dei conti) e risiedere in uno dei paesi che prevedono la possibilità di fare trading online con Revolut (l’Italia ne fa parte fin dal lancio dell’offerta). Infine per poter fare trading bisogna aver scaricato (o aggiornato) la versione 6.2 dell’app.

Se ci si sta domandando quale tipo di conto Revolut permette di fare trading, di base non sono state fatte delle esclusioni, ma è stato stabilito un ordine di priorità: prima vengono soddisfatti gli ordini che arrivano dal conto Metal, e poi a scendere si arriva per ultimo a quelli di un conto standard.

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Quindi non c’è bisogno di fare un upgrade del proprio conto, ma bisogna considerare l’aspetto della ‘tempestività’ con la quale si eseguono gli ordini, in base al conto del quale si è titolari.

Dal punto di vista formale è prevista una breve procedura per attivare il conto ‘di investimento’ che comprende la funzione per fare trading. Questa procedura è molto semplice e prevede poche fasi:

  1. richiedere l’attivazione del conto di investimento;
  2. attendere la mail di conferma che serve per verificare l’indirizzo e-mail;
  3. seguire le indicazioni per fare l’upload dei documenti di identità;
  4. fornire le informazioni sull’occupazione, sul reddito annuo lordo, e sul capitale netto che si ha (anche presso altre banche).

Commissioni, tasse e costi

Con Revolut non bisogna farsi problemi nella diatriba se sia meglio scegliere il regime amministrato o gestito per il proprio trading. Al momento non è infatti offerta alcuna alternativa essendo proposto il solo regime amministrato. Questo significa che è il trader che matura rendimenti a doversi preoccupare di dichiararli nella dichiarazione dei redditi pagando le relative tasse che non sono trattenute a monte prima di versare il rendimento netto. Per evitare difficoltà in caso di accertamenti col fisco ci si può rivolgere ad un buon fiscalista, a cui è fondamentale consegnare tutta la documentazione relativa ai rendimenti (o minusvalenze) realizzate.

A quanto ammontano i costi di ‘investimento’?

Come ogni intermediario Revolut deve applicare dei costi e/o commissioni sul trading. La scelta che è stata fatta è orientata all’applicazione di costi fissi anche se è previsto un regime forfettario che varia a seconda del conto Revolut che si ha (Metal, Premium e Standard). In più c’è una diversificazione di costi applicati a seconda del Paese in cui si è residenti.

Il criterio forfettario prevede che ci siano delle soglie sotto le quali non si applicano commissioni ad eccezione del solo Metal per il quale non sono applicate commissioni indipendentemente dal numero di compravendite. Le soglie sono di 3 compravendite al mese per il conto Standard e 8 compravendite al mese per il conto Premium.

Per quanto riguarda le operazioni di trading che non rientrano nelle franchigie esenti da commissioni, si deve considerare la diversificazione legata allo stato di residenza:

  • Bulgaria: 2 BGN
  • Croazia: 8 HRK
  • Danimarca: 9 DKK
  • Norvegia: 11 NOK
  • Polonia: 4 PLN
  • Regno Unito: 1 GBP
  • Repubblica Ceca: 28 CZK
  • Romania: 5 RON
  • Svezia: 11 SEK
  • Ungheria: 368 HUF
  • Zona Euro: 1 EUR

Questi sono i costi diretti, ovvero legati proprio alle operazioni di trading, ma non sono gli unici da considerare, in quanto si devono considerare le commissioni di ‘custodia’ dei titoli. La scelta a riguardo ha puntato verso una commissione variabile, che è stata fissata a 0,01% sul valore di mercato relativo all’anno. In alcuni Paesi possono essere applicati anche altri costi, dovuti alla normativa vigente, od alle commissioni ed enti che tutelano e gestiscono le borse.

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Nella sezione FAQ del sito ufficiale troviamo ad esempio il riferimento al mercato americano, dove:

  • la SEC o Commissione Statunitense per i Titoli e gli Scambi preleva una somma pari a $ 20,70 ogni $ 1.000.000;
  • la FINRA (ovvero l’Autorità di regolamentazione del settore finanziario) addebita una commissione su tutte le azioni e le vendite di ETF con un costo fisso a $ 0,000119 per ogni compravendita e comunque con un addebito minimo di $ 0,01 (fino a un importo massimo di $ 5,95).

(Data: 2 luglio 2020 – Fonte: sito ufficiale Revolut)

Conclusioni

Sul sito viene specificato che il numero di azioni e strumenti tradabili è in crescita e che si sta lavorando per permettere anche l’esecuzione degli ordini fuori gli orari di mercato. Tutte queste novità, una volta centrate, potrebbero portare a dei cambiamenti anche sul sistema commissionale applicato, quindi bisogna mantenersi costantemente aggiornati alle mutevoli condizioni proposte.