Spread bassi: è davvero un aspetto importante nella scelta del broker forex?

Prima di mettersi alla ricerca di un broker ci si dovrebbe concentrare sul tipo di “trading” che si intende effettuare, sull’importanza che ha la velocità di esecuzione degli ordini (in funzione delle proprie strategie e degli assets scelti), se si ha la necessità di poter contare su stop loss garantiti, e sul volume di trading che si andrebbe ad effettuare.

Tutti questi aspetti infatti finiscono con l’incidere direttamente sulla scelta tra ECN e MM, visto che solo per questi ultimi ha senso fare un vaglio attento per individuare il broker forex con spread bassi, visto che i primi applicano quelli interbancari.

Una volta fatta questa analisi, eventualmente rimane la valutazione degli spread bassi in funzione del tipo di trading per poterla considerare una scelta “facoltativa” o obbligatoria (come nel caso dello scalping) e quindi di conseguenza avere una direzione più chiara verso cui muoversi.

Spread fissi o commissioni variabili?

Per prima cosa si deve accertare che il broker di interesse, che apparentemente offre tra gli spread più bassi, applichi solo questi e non anche delle commissioni variabili.

Specialmente chi non ha molta esperienza nel trading forex, fa infatti molta fatica a tenere sotto controllo la componente commissionale di cui si dovrà fare carico, a detrimento del reale guadagno che riuscirà ad ottenere sia per singola operazione che per sessione di trading.

Quindi in una situazione di questo tipo indiscutibilmente si deve guardare ad uno spread fisso, magari un po più alto, ma facilmente controllabile.

Frazioni di pips e coppie di valute

Altro aspetto da valutare con attenzione (e pazienza) è quello delle “frazioni di pips” che alcuni broker garantiscono per alcune coppie di valute (tra i più bassi c’è Pepperstone).

Inoltre può essere necessario aprire dei conti con differenti broker, visto che la politica degli spread è molto variabile, e solo per valute principali c’è un certo allineamento, mentre per le altre coppie è pressoché impossibile fare un confronto.

Anche in questo caso però, se si è alle prima armi, può diventare deleterio seguire differenti investimenti su diverse piattaforme, per cui questa strada è da seguire nel momento in cui si dovesse diventare più esperti, così come il passaggio da Market Maker a Broker ECN.

Conclusioni

La scelta del broker forex spread bassi ha quindi senso nel momento in cui si ha un quadro abbastanza chiaro per tutti quegli altri aspetti che possono essere anche solo indirettamente collegati con le fasi operative di trading (vedi anche Miglior broker per opzioni binarie), e se si ha una certa esperienza.

Infatti i neofiti dovrebbero rinunciare a risparmiare direttamente sugli spread più bassi, per “investire” in esperienza e formazione (magari sfruttando i conti demo, l’assistenza del supporto clienti e dell’account manager e tutti gli strumenti dedicati alla fase embrionale di trading che stanno affrontando).