Scegliere un broker ECN: più vantaggi o svantaggi?

In un contesto in continua evoluzione, come quello finanziario, riuscire a cogliere le differenze tra gli attori che ne sono coinvolti può essere a volte molto complesso. Ciò non accade però nel caso degli Ecn broker rispetto a quelli definiti come Market Maker (MM).

La principale differenza è desumibile proprio dal nome, visto che quelli che fanno il mercato (MM) si pongono come controparte e filtrano le condizioni che ivi sono presenti (a partire dai prezzi). Invece i broker ECN sono dei semplici intermediari che permettono al lato della domanda di entrare in contatto con quello dell’offerta senza fare alcuna azione sul mercato stesso (le condizioni sono frutto di questo continuo incontro).

Questa semplice differenza porta a una serie di vantaggi e di svantaggi che fanno sì che non tutti i traders possano rivolgersi agli ECN (vedi anche Recensione Dukascopy). Vediamo quali sono nel particolare.

I vantaggi di un Electronic Communication Network

La funzione di puro intermediario permette di operare in tempo reale (gli ordini, a fronte di una controparte interessata, vengono immediatamente evasi), ed a prezzi più bassi visto che vengono applicati quelli interbancari (quindi sulla base di spread minimi, ma ciò non significa che non si pagano commissioni). Inoltre non c’è un soggetto che filtra gli ordini, potendo anche fare il “mercato” contro le scelte del trade (vedi anche Tipi di ordini nel Forex).

Altro vantaggio è dovuto al fatto che si ha una perfetta panoramica del market depth (ovvero della profondità del mercato, particolarmente significativa nel forex). Questo vantaggio però è importante quasi esclusivamente per i traders più esperti.

Vi sono infine pochissime o nulle limitazioni. Difficilmente infatti i MM garantiscono il trading ad alta velocità, e quasi mai viene offerta la possibilità di operare con lo scalping. Questi ‘paletti’ non ci sono con gli ECN broker, che permettono quindi di effettuare la totalità dei tipi di trading.

Svantaggi

  1. Un broker ECN deve guadagnare sull’attività che svolge, e questo guadagno è dato dalla commissione in % che viene applicata ai volumi scambiati;
  2. per l’apertura delle posizioni è necessario di norma un capitale notevolmente maggiore rispetto a quello richiesto dai MM che offrono leve finanziarie generalmente molto elevate;
  3. le piattaforme sono in genere meno intuitive e richiedono un certo grado di esperienza;
  4. gli ECN offrono spread non fissi e lo stop loss non è garantito: in determinate fasi del mercato gli spread possono dilatarsi notevolmente, inoltre non c’è alcuna garanzia di esecuzione di stop loss visto che per ciascun ordine può essere trovata una controparte disposta a pagare (a differenza di quanto succede con i Market Maker).

Conclusioni

La scelta di un broker Ecn o Market Maker deve partire da numerose osservazioni, fermo restando che un aspetto invalicabile è legato al livello di esperienza del trader (non a caso spesso si parte con i MM per poi passare agli ECN una volta maturata maggiore esperienza).

Solo a questo punto ha davvero senso informarsi sulle condizioni applicate dal miglior ECN broker, ed eventualmente mettersi alla ricerca di quelli che sono più controllati, fermo restando che in un mercato globale e senza “limiti fisici” voler cercare ad ogni costo quelli “italiani” non è né utile e né più sicuro.

Tipologie di broker