Tipi di broker – Quanti ne esistono e come funzionano

Quanti tipi di broker esistono? L’uso di vari acronimi come MM, DD, NDD, ECN e STP possono far pensare che le categorie di brokers siano molto più numerose di quanto non siano in realtà, e portarci di conseguenza ad una totale confusione. Per fortuna però la situazione non è così complicata e per questo proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Differenza tra Dealing Desk e No Dealing Desk

Innanzitutto con gli acronimi DD (dealing desk) e NDD (No dealing desk) : nel primo caso il broker si pone come reale controparte al trader mentre nel caso degli NDD questi agiscono come ‘tramite’ tra l’investitore ed il mercato interbancario. In pratica si tratta di due macro categorie che racchiudono quelli che sono le vere tipologie di broker ovvero:

  • Market Maker o MM;
  • Electronic Comunication Network o ECN;
  • Straight Through Processing o STP.

Il tipo di broker che rientra nel DD è il Market Maker. Con gli MM si ha l’applicazione del ‘requote’, ovvero l’esecuzione della richiesta dell’ordine può avvenire a condizioni diverse rispette a quelle di inserimento o richiesta di esecuzione. In parole semplici è il broker stesso che “fa il mercato”. Invece per ECN e STP, non essendo previsto il requote, si parla di broker No Dealing Desk (gli ordini sono eseguiti alle condizioni presenti sul mercato).

Ovviamente il fatto che il broker faccia il mercato oppure funga solo da tramite porta a due differenti conseguenze: nel primo caso, ovvero quello dei MM, si ha la certezza di esecuzione degli ordini, mentre nel secondo (gli NDD) può succedere che un ordine non possa essere evaso perché manca la giusta liquidità per farlo. Andiamo ancor di più nel particolare.

Caratteristiche Market Maker

Come già accennato nel caso dei MM non vi è un rapporto ‘diretto’ fra il trader ed il mercato (che sia il Forex, gli ETF, ecc) ma potrà essere il broker stesso a porsi come controparte. Questo oltre al già citato requote porta i broker Market Maker a presentare delle caratteristiche peculiari (positive e negative) che li rendono molto popolari soprattutto tra i piccoli investitori e quelli alle prime esperienze nel trading. Tra queste peculiarità troviamo:

  • messa a disposizione di piattaforme facili da usare e generalmente personalizzabili con una buona flessibilità;
  • bassi importi per i depositi iniziali e per fare trading (almeno negli account mini o standard);
  • messa a disposizione di supporto informativo e di formazione di vari livelli;
  • presenza di conti demo;
  • applicazione di spread medio-alti ma assenza nella maggioranza dei casi per le commissioni variabili.

Caratteristiche ECN

Rientrando nei No Dealing Desk, un broker ECN offre una elevata velocità di esecuzione degli ordini solo nel caso in cui sul mercato ci sia copertura dal lato opposto della domanda o dell’offerta. Un broker ECN si limita infatti a eseguire l’ordine facendo da tramite in base alle condizioni presenti sul mercato interbancario.

Normalmente fornisce anche un sistema trasparente di informazioni sulle condizioni reali di prezzo e volume presenti sul mercato scelto per il trading. Il sistema è quello del Book a più livelli. Come caratteristiche principali possiamo sintetizzare le seguenti peculiarità:

  • velocità di esecuzione degli ordini;
  • nessuna garanzia di liquidità;
  • garanzia dei prezzi del sistema interbancario;
  • applicazione di commissioni sul volume scambiato;
  • trasparenza delle informazioni principali;
  • nessuna influenza sul mercato.

Caratteristiche STP

Anche un broker STP è no dealing desk, ma a differenza dell’ECN, del quale ha un funzionamento simile con diretto accesso al mercato interbancario al prezzo reale applicato, non fornisce la stessa trasparenza sul piano dell’informazione. Si tratta di un sistema in cui il trasferimento e l’esecuzione degli ordini avviene in modo totalmente informatizzato. Inoltre, mentre ci sono degli ECN che si sono aperti anche alla clientela retail, quelli STP continuano ad essere un ‘tramite’ di trading accessibile solo per patrimoni di una certa entità.

Gli Straight Through Processing garantiscono accesso diretto al mercato e rapidità di esecuzione degli ordini (ma non la garanzia di esecuzione in qualsiasi condizione del mercato). Generalmente tendono ad applicare un sistema di guadagno derivante dagli spread oppure spread più commissioni variabili.

Approfondimenti: Broker forex con spreade bassi.

Conclusioni

In conclusione, quale broker è meglio scegliere? In funzione di quanto detto la risposta non può essere univoca e dipende in primis dalla propria figura all’interno del mondo del trading. Come detto i vari MM sono consigliabili soprattutto nel caso dei neofiti mentre gli NDD si riferiscono soprattutto ai traders ‘professionisti’.

Il punto comune deve invece essere rappresentato dall’affidabilità e sicurezza offerta dal broker. Nella scelta è infatti obbligatorio riferirsi ad intermediari autorizzati Consob od in seconda battuta presso le autorità competenti nazionali come ad esempio il Cysec (Cipro) o FCA (Regno Unito).

Tipologie di broker