Bitcoin quotazione: Quanto costerà nei prossimi anni?

Per i Bitcoin una quotazione nella borsa è possibile grazie all’uso dei derivati, come ad esempio i Cfd ed i futures. Tuttavia il percorso di questa che ancora oggi è considerata la criptovaluta più famosa, è stato complicato e tortuoso e le previsioni per il suo futuro prossimo o di più lungo periodo sono piuttosto disomogenee.

Con l’inizio del 2018 la certezza è solamente una: le grandi società ed i colossi del mondo finanziario, non si fidano in particolare del funzionamento che è alla base proprio dei bitcoin, e dopo lo scorporo delle versioni Bitcoin cash e Bitcoin Gold, tanti timori sono stati rafforzati.

Andamento storico

Se diamo un’occhiata alla quotazione storica dei Bitcoin vediamo che il trend che hanno manifestato è stato tutto sommato modesto per gran parte della loro ‘vita’, partendo proprio dal lancio che ricordiamo è avvenuto nel 2009 (N.b. la valuta principale con cui avviene il cambio non sono gli euro, ma i dollari Usa con i quali infatti c’è una maggiore capitalizzazione).

(Data Rilevazione: Gennaio 2018 – Fonte: sito valutevirtuali)

Nel particolare, come si può vedere dall’immagine, bisogna aspettare fino ad ottobre 2017 per lo sfondamento di quota 5000 dollari. Da questo momento in poi, nonostante le fasi di alti e di bassi, l’avanzata dei bitcoin è sembrata quasi inarrestabile.

Ciò non toglie che per i prossimi anni le stime ed i target price differiscono notevolmente tra i diversi analisti o tra differenti società di investimento. Anche tra gli esperti che ne consigliano l’investimento c’è una notevole differenza di vedute con target price variabili tra i 30 mila ed i 60 mila dollari (come affermato da Hosp, co-fondatore e presidente di TenX alla CNBC).

Prospettive

Rimane però una considerazione che accomuna tutti i vari sostenitori o detrattori della nota criptovaluta: i Bitcoin sono una valuta digitale che sta avanzando solo sulla base della forte spinta speculativa di cui è oggetto. Visto il funzionamento della compravendita di bitcoin infatti non si hanno elementi su cui basarsi per poter fare delle previsioni accurate: la valuta digitale è nata completamente svincolata dall’andamento dell’economia reale e non risente delle decisioni delle banche centrali e del sistema interbancario in generale.

Elemento fondamentale è infatti il funzionamento peer to peer totalmente libero dal sistema bancario. Questo aspetto però espone la quotazione dei bitcoin completamente alle aspettative degli investitori, il che spiega anche l’andamento esponenziale innescatosi solo da qualche anno.

Nella tabella riportata di seguito si possono individuare le quotazioni storiche e l’andamento in percentuale del trend stesso: come si può notare nella quotazione ad un mese la variazione è stata molto contenuta (elaborazione it.advfn.com ad inizio Gennaio 2018) mentre la crescita è esponenziale se si amplia l’orizzonte temporale.

Periodo % Variazione
1 Settimana 11,57%
1 Mese 1,69%
3 Mesi 169,83%
6 Mesi 511,09%
1 anno 1606,43%
3 anni 5600,86%
5 anni 107271,47%

(Fonte: borsainside – Data rilevazione: 16/10/2018)

Da sottolineare inoltre che la fine del 2017 ha visto altre criptovalute mostrare un trend molto positivo come nel caso dei ripple che sono secondi per capitalizzazione ai bitcoin anche se la differenza tra i due rimane abissale: 230 miliardi di dollari per i bitcoin e 90 miliardi per i ripple.

Approfondimento. Trading long.

Investimento sicuro?

La nota dolente legata all’investimento in Bitcoin è rappresentato proprio dalla sicurezza di ottenere un rendimento (approfondimenti: Come investire oggi). Da una parte il discorso è molto semplice se si parte dal presupposto che investire in un qualsiasi strumento finanziario comporta sempre l’assunzione di un certo rischio.

Detto questo quando si va a toccare un asset come i bitcoin il discorso diventa molto più complicato per le oggettive difficoltà appena evidenziate a partire dall’impossibilità di seguire, come per altri investimenti, le news ed le indicazioni fornite dall’economia reale.

Per comprendere questo aspetto ed in generale la ‘volatilità’ dei Bitcoin può essere utile riferirci ancora una volta al suo andamento storico. A titolo di esempio è possibile vedere che nel 2012 il cambio bitcoin/dollari Usa era di circa 13,5 dollari, mentre a distanza di meno di un anno è stata superata la soglia dei 1000 dollari.

Altrettanto evidente la volatilità palesata ad inizio gennaio 2018, quando al 16/1/2018 si è arrivati intorno ai 13 mila dollari di quotazione dopo aver sfiorato i 20 mila dollari, il 18 dicembre 2017. Da notare anche che la variazione percentuale giornaliera che, sempre a gennaio, ha superato più volte la soglia del 10% (in positivo o in negativo).

Guida

Esempi Criptomonete