Eos: cos’è e come funziona

Cryptocoin, token, network e piattaforme, sono termini sempre più usati non solo nell’ambito delle criptomonete, ma anche quando si parla di wallet ed exchange. Il settore delle monete digitali è infatti in costante fermento, sia per quanto riguarda le quotazioni che per la nascita di nuove realtà, come nel caso di EOS.

Nascita e capitalizzazione

Quando parliamo di EOS, possiamo riferirci al network, al software ed anche alla criptovaluta. Detto questo, per quanto riguarda la blockchain (che diciamo subito non è minabile come accade ad esempio per i Bitcoin) la terminologia giusta da usare dovrebbe essere quella di EOS.io. Sia la cripto valuta che il sistema di funzionamento di EOS sono stati creati dalla Block.one (guidata dai CEO Brendan Blumer e dal CTO Daniel Larimer) con l’obiettivo di creare la più potente e veloce struttura decentralizzata per le applicazioni al mondo.

Ad oggi gli EOS in circolazione sono 906.245.118 contro una quantità massima prevista di 1 miliardo. Ricordiamo a riguardo che il 10% è stato distribuito tra gli sviluppatori prima dell’avvio della distribuzione (avvenuta a partire da circa la metà del 2017).

Come vediamo dalla classifica per capitalizzazione delle prime 100 cryptocoin, pubblicata da Coinmarket.com al 27 settembre 2018, EOS (come token) occupa il sesto posto, con un controvalore di 4.200.877.093 euro e un valore di circa 4,60 euro come cambio.

Funzionamento e utilizzo

Come già accennato per la rete EOS l’obiettivo era quello di creare un network di applicazioni potentissimo e celere, il che corrisponde in primis alla compressione dei tempi di latenza. Per questa ragione è stata scelta una blockchain non minabile, ma con possibilità di scaling orizzontale e verticale. Alla per del sistema adottato da Ethereum la blockchain Eos può essere usata, oltre che per far circolare il token, anche per la creazione di smart contract e per svolgere la funzione di piattaforma per la creazione, progettazione e comunicazione delle applicazioni.

Nell’ottica di quanto detto poc’anzi è stata anche fatta la scelta di rendere la blockchain open source MIT (il che è accaduto a partire dal 1 giugno 2018 con il rilascio dell’ Eosio 1.0) in un progetto che, secondo quanto affermato dagli stessi ideatori, punta a migliorare sempre di più la velocità di elaborazione delle transazioni, ma anche ad eliminarne del tutto i costi di trasferimento per ridurre il più possibile il costo da sostenere per sviluppare le applicazioni.

Nel panorama delle monete digitali più recenti la velocità deve però essere affiancata dalla semplicità, per cui l’interfaccia della piattaforma adottata è molto essenziale. Tuttavia ciò non ha portato a un approccio leggero verso la sicurezza, che rimane ad alti livelli, con l’adozione tra le altre cose di un sistema che blocca la transazione se si dovesse verificare un ‘furto’ dei token EOS dal wallet. Nonostante l’anima ‘opensource’ per accedere a una blockchain EOSio si deve logicamente avere un account EOS ed usare la propria chiave privata EOS.

Come fare investimenti

Le criptovalute anche recentemente hanno mostrato l’ampia volubilità che ne caratterizza l’andamento e la quotazione. Quindi ribadiamo che per investire in modo diretto bisogna:

  • essere ottimi conoscitori del funzionamento delle varie criptomonete;
  • avere molto tempo disponibile per seguirne l’andamento.

Il trend fortemente variabile anche di Eos nel 2018 può essere facilmente compreso dal grafico sottostante:

(Fonte coinmarket.com al 27 settembre 2018)

Quello che tra l’altro emerge è che Eos come criptomoneta è dotata di una tendenza particolare, ovvero quella di lunghe fasi di mercato laterale. Se si decide per un investimento diretto bisogna munirsi di un wallet abilitato alla conservazione degli Eos e rivolgersi a exchange che permettono di acquistarli e di venderli. I valori dipendono dalla quotazione del mercato e dai costi applicati. Oggi comunque i più grandi exchange offrono ampia scelta di criptomonete compresi gli Eos. Per fare alcuni nomi troviamo: Altcoin.io; Simpleos; Infinito wallet; Scatter.

Per quanto riguarda invece la scelta del wallet, al di là della versione proposta e sviluppata direttamente dagli stessi sviluppatori di Eos (Keosd che consiste in una riga di comando), si può puntare a uno dei tanti portafogli digitali che si sono affermati già da un po’ di tempo facendo attenzione alle modalità di acquisto, che possono avvenire in modo diretto o indiretto. Ciò significa che con alcuni wallet per poter acquistare Eos bisogna prima acquistare altre criptomonete (ad esempio bitcoin o ether) e poi con esse acquistare i token Eos, non essendo prevista la modalità diretta di acquisto (e vendita) da euro o dollari a Eos.

Se non si vuole fare l’investimento diretto, che comunque non è proibitivo considerato il valore che ad oggi hanno raggiunto gli Eos, si può puntare anche a quello indiretto (approfondimento: Trading su criptovaluta): bisognerà aprire un account presso un broker che offre prodotti derivati che usano Eos come sottostante. Tra questi, in data 27 settembre 2018, possiamo ad esempio ricordare iqOption e Plus500.

Lista Criptomonete