Monero: Cos’è, come funziona e come comprarlo

Tra le criptovalute considerate “più interessanti” da parte degli analisti e non solo c’è Monero. Risulta essere anche una delle più recenti e nelle negoziazioni è individuata con il simbolo XRM. Il suo lancio è infatti avvenuto solo nel 2014, ma nell’arco di poco tempo è riuscita ad affermarsi. A conferma di ciò nel 2017, anno di boom per la maggioranza delle criptomonete, si è piazzata al sesto posto come capitalizzazione (Fonte Soldionline).

A livello di numeri vediamo che la capitalizzazione ha raggiunto 2.306.062.940 di euro pari a 2.839.258.685 di dollari, mentre in circolazione ci sono attualmente 15.878.990 ‘valute’. Il controvalore sempre al 30 marzo 2018 è pari a 145 euro circa e 178 dollari. (Fonte Soldionline.it al 30 marzo 2018)

Peculiarità e caratteristiche

Monero sfrutta come tecnologia quella basata sui mining ed una blockchain aperta. Quindi fin qui è simile per funzionamento a Bitcoin e Litecoin. Il vero elemento distintivo è dato dalla protezione della privacy che arriva a livelli quasi “assoluti”.

In che modo? Oscurando innanzitutto i dati dei mittenti e dei destinatari degli scambi. Inoltre il ‘sistema’ nasconde anche i dati sull’importo oggetto dei trasferimenti, in quando si può vedere solo il movimento di soldi, ma non la sua reale entità. Il tutto sfruttando una logica semplice ed efficace che vedremo più avanti.

La tecnologia usata prende il nome di CryptoNote, un protocollo internet ‘opensource’ che permette proprio di ‘oscurare’ i dati dei soggetti coinvolti nei trasferimenti mantenendo alti i livelli di sicurezza a partire dall’impossibilità di effettuare ‘doppie’ transazioni.

Come avviene la protezione della privacy?

Nel particolare Monero (oppure XRM) usa diversi sistemi che, funzionando in modo sinergico, puntano a rendere anonimi i dati dei trasferimenti. Tali ‘soluzioni digitali’ prendono il nome di:

  • Ring signature
  • Stealth address
  • Ring Confidential Transaction

Vediamo tutto nel particolare.

La Ring Signature

Con l’uso della ‘firma ad anello’ Monero nasconde i dati del mittente. Il sistema sfrutta una sorta di ‘camuffamento’ delle chiavi necessarie per poter accedere alla blockchain e disporre il trasferimento stesso. Per spiegare il tutto in modo semplicistico a ogni utente vengono assegnate delle chiavi identificative personali che si aggiungono un certo numero di chiavi pubbliche estratte dalla blockchain che non avranno in realtà alcun impiego funzionale. Di contro, dal punto di vista della privacy, tutte le firme dell’anello sono uguali (e valide) ed agli occhi di un osservatore esterno possibili chiavi della transazione.

Lo Stealth Address

La misura che nasconde i dati del destinatario viene chiamata Stealth Address. Questo sistema sfrutta la logica delle OTP (codici usa e getta). Ad essere generato non è però un classico codice di utilizzo ma un indirizzo monouso (creato dal mittente) usato come destinatario della transazione. La blockchain poi usa questo indirizzo collegandolo in maniera automatica a quello del destinatario che rimane fattivamente unico. Nel trasferimento con questo sistema l’indirizzo reale non può essere identificato, in quanto solo il mittente e il ricevente hanno i dati identificativi della transazione.

La Ring Confidential Transaction (RingCT)

Il RingCT permette di nascondere i dati sulla somma trasferita. La logica del meccanismo si basa su un principio semplice: se dal wallet del mittente escono contemporaneamente due cifre, allora non si può conoscere esattamente la somma che sarà trasferita. Nella pratica il mittente inserisce l’Input della somma da trasferire dal suo wallet. Il sistema genera automaticamente due output in modo tale da trasferire l’intero saldo contenuto nel portafoglio. Poi la somma pari all’Input inserito dal mittente va a destinazione mentre l’altra somma rientra nel portafoglio stesso.

Andamento e price

Come detto all’inizio Monero fa la sua comparsa nel 2014 ma solo nel 2016 comincia a destare un certo interesse tra gli addetti ai lavori facendo proprio leva sull’aspetto della privacy. Il 2017 rappresenta invece l’anno con le migliori performance dove si sfonda la quota dei 360 dollari a Monero. Tuttavia a differenza della maggioranza delle altre criptovalute è a metà gennaio del 2018 che si ha il raggiungimento del punto di massimo storico a cui è seguito un progressivo calo fino a febbraio.

(Fonte coinmarketcap.com – Data: 30/03/2018)

N.B. Come si può vedere dal grafico il trend è fortemente influenzato da quello dei Bitcoin. Approfondimento: Bitcoin CFD.

Come investire

Anche con i Monero (XRM) si può optare per un investimento diretto oppure uno indiretto. Nel primo caso si ha bisogno di un wallet abilitato ai Monero per la conservazione e di un buon exchange per procedere all’acquisto (o alla vendita). Nel secondo è necessario riferirsi un broker affidabile e sicuro che li usa come sottostante di prodotti derivati.

Visto il valore di ciascun Monero nel caso degli exchange bisogna avere una somma sufficiente all’investimento che può anche essere piuttosto cospicua, logicamente a seconda del price del momento. Attraverso un broker di trading online è invece possibile sfruttare l’impiego dell’eventuale leva oltre che la possibilità di fare delle prove sfruttando un conto demo.

Apertura di un wallet

Per l’apertura del wallet ufficiale Monero si può cliccare su uno dei sistemi operativi accettati dal proprio device fisso o mobile scegliendo nella lista presente nell’apposita pagina del sito ufficiale.



Se invece si vuole ‘eseguire’ un nodo, viene consigliato di acquistare un VPS (Virtual Private Server), passando per InterServer.net e sfruttando il coupon promozionale “MONO” per ricevere lo sconto mensile di 6 dollari (Fonte: sito uffciale – Data rilevazione: 03/04/2018).

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