Azioni Alibaba: analisi e news

Le azioni Alibaba furono quotate solo nel 2007 nella Borsa di Hong Kong. Nel 2011 è invece arrivata la quotazione nel Nyse di Wall Street con quella che è ad oggi stata la più grande Ipo con una raccolta di 25 miliardi di dollari. Il recente lancio sui mercati borsistici è legato al fatto che la nascita dell’ Alibaba Group risale solamente al 1999, anno nel quale 18 investitori crearono ed iniziarono a investire in un portale di ecommerce che raggruppasse e facesse da vetrina per i venditori. La quotazione nel Nasdaq in dollari riporta il codice Isin US01609W1027.

Si tratta di un’azienda in forte sviluppo che ha messo a segno negli ultimi anni una crescita addirittura maggiore rispetto a quella di Amazon. Il mercato principale, dove opera in modo quasi esclusivo, è rappresentato dall’e-commerce con un focus logicamente verso il mercato nazionale cinese di cui rappresenta l’80% del volume totale delle vendite online. Detto questo anche l’accesso al portale a livello internazionale sta avendo una crescita esponenziale come dimostra l’enorme successo delle vendite legate al ‘giorno dei single’ (11 novembre 2017) che hanno superato i 25 miliardi di dollari facendo impallidire i risultati degli altri portali di ecommerce (vedi ancora Amazon) nei vari Black Friday o Cyber Monday.

(Fonte: Forbes/Corriere.it – Data: 28 agosto 2018)

Storia

In meno di un decennio di storia Alibaba Group è arrivato a una capitalizzazione di quasi mezzo bilione di dollari, diventando il principale concorrente di Amazon. Il fondatore è un ex professore di inglese Jack Ma che insieme a 18 cofondatori crearono il primo portale sfruttando il dominio Alibaba com. Nel corso del tempo la complessità della gestione delle vendite, che ha logicamente dovuto includere anche la logistica e i sistemi di pagamento ha portato alla nascita di accordi o alla creazione di sussidiarie. Oggi ruotano nell’universo degli affari di Alibaba:

  • la Cainiao Network (logistica);
  • l’affiliata partecipata Koubei (servizi locali);
  • la Ant Financial Services (servizi finanziari), che opera principalmente attraverso Alipay (principale piattaforma di pagamento online di terze parti in Cina).

Andamento

Nel 2017 i titolari di Azioni Alibaba hanno goduto sicuramente di un anno brillante. Infatti la Alibaba Group ha guadagnato in termini relativi il 62% in più rispetto all’anno precedente.

(Fonte: Teleborsa – Data: 28 agosto 2018)

Un andamento replicato nel primo trimestre del 2018 dove i ricavi sono stati di 12,23 miliardi di dollari, con un aumento del 61% rispetto alla crescita dell’esercizio precedente. Questo risultato è stato frutto soprattutto della divisione cloud che ha segnato una crescita del 93% in più (a giugno nel nuovo bilancio il cloud ha addirittura contribuito con una crescita del 103%). Quindi per questo periodo l’aumento dell’utile netto è stato di 1,16 miliardi di dollari, equivalente a 0,5 dollari ad azione, e complessivamente l’utile per azione sarebbe pari 1,22 dollari.

L’andamento osservando il grafico con orizzonte temporale a 5 anni mostra una fase di forte crescita prolungata a partire dal 2016 e sono numerosi gli analisti che si dicono positivi su questo titolo anche per quanto riguarda il futuro (tra questi come riporta il sito ufficiale Nasdaq al 28 agosto 2018 abbiamo: JEFFERIES & CO., KEYBANC CAP MKT, OPPENHEIMER HLD, RAYMOND JAMES, STIFEL NICOLAUS, SUNTRUST ROBINS, WELLS FARGO SEC). Tuttavia rimane il problema della scarsa diversificazione geografica visto che la crescita dell’economia cinese non viaggia più su due cifre come avveniva fino a un paio di anni fa.

Di contro potrebbero essere anche ampi i margini di crescita nel resto del mondo soprattutto se il gruppo continuerà con le acquisizioni che recentemente hanno interessato Lazada (e-commerce attivo in Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam) e Ele.me società specializzata nella consegna di cibo su richiesta online.

Per quanto riguarda gli investitori, sicuramente il prezzo delle azioni di Alibaba è più accessibile rispetto al prezzo a quelle Amazon che di contro rappresentano un titolo più maturo.

(Fonte: sito ufficiale Yahoo Finance – Data: 28 agosto 2018)

Questo aspetto diventa evidente soprattutto se si considera la reazione del mercato dopo la comunicazione dei dati del bilancio del 30 giugno scorso. Sebbene sia stata rilevata una ulteriore crescita dell’utile, di fatto, come già accennato, questa è imputabile soprattutto alla sezione cloud. Senza questo bilanciamento il trend degli utili avrebbe avuto una battuta di arresto del 41%, che corrisponde a 1,27 miliardi di dollari ed anche il valore adjusted è stato sotto le attese, ovvero pari a 2,9 miliardi di dollari.

Dividendi

Il trend di distribuzione dei dividendi, come si può vedere dal grafico è costante ed in progressiva crescita. Tuttavia rimane l’incognita di ciò che accadrà al titolo quando il fondatore si sarà liberato di una quota pari al 9% di azioni in suo possesso, avendo annunciato che si avvarrà di questa possibilità, anche se la vendita avverrà diluita nell’arco di 12 mesi.

(Fonte: sito ufficiale Nasdaq – Data: 28 agosto 2018)

Investimento diretto o indiretto

L’investimento diretto, seppur accessibile, ad oggi prevede un esborso comunque medio-alto, visto il prezzo che il titolo ha raggiunto, viaggiando sopra i 170 dollari ad azione. L’investimento indiretto è possibile scegliendo broker che usano le azioni Alibaba come sottostante di derivati. Molto usati sono i Cfd. Tra gli esempi troviamo Plus500 e Avatrade, vediamone le caratteristiche essenziali:

Plus500

Le condizioni principali sono:

  • leva 1 a 5;
  • margine iniziale 10%;
  • margine di mantenimento 10%;
  • spread 0,2 (in percentuale 11%).

(Fonte: Plus500 – Data: 28 agosto 2018)

Avatrade

Le condizioni principali sono:

  • leva pro 1 a 20 e leva standard 1 a 5;
  • margine iniziale pro 5% e standard 10%;
  • spread 0,13%.

(Fonte: AvaTrade – Data: 28 agosto 2018)

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