Azioni Ferrari e target price: cosa dicono gli analisti
Le azioni Ferrari vantano una storia molto giovane. Infatti nell’ottobre 2015 c’è stata la quotazione del 10% del capitale della Corporate Ferrari (dopo lo scorporo dalla Fca a Wall Street) e solo il 4 gennaio 2016 l’80% delle azioni sono state quotate alla Borsa di Milano (settore auto tra le blue chips con Isin NL0011585146). Il 10% rimanente di proprietà di Piero Ferrari (figlio di Enzo Ferrari) non sarà invece quotato.
Storia del titolo
La storia dell’azienda Ferrari inizia nell’immediato dopoguerra, con la prima auto da corsa fatta gareggiare nel gp di Monaco del 1947. L’auto raccolse da subito un gran numero di estimatori in tutto il mondo rendendo questo marchio unico e soprattutto sinonimo di grande qualità. Nel 1969 la Fiat comprò il 50% della Ferrari con un patto ben chiaro: la restante parte della società sarebbe stata venduta eventualmente solo alla Fiat fatta eccezione del 10% che sarebbe rimasto a Enzo Ferrari e successivamente ai suoi eredi. E così nel 1988, con la morte di Enzo Ferrari, il tutto si è formalizzato con il passaggio del 90% della proprietà alla Fiat e successivamente alla FCA.
Con la decisione di separare la Ferrari dalla FCA c’è stato il debutto in Borsa, che non è stato, come ci si aspettava, tra i più facili. La quotazione è stata fissata a 43 euro ad azione a cui è seguito un ribasso veloce sotto la soglia dei 42 euro e conseguente sospensione del titolo. Dopo minuti di difficoltà, con la ripresa delle quotazioni, il titolo si è stabilizzato ed ha chiuso leggermente sopra i 43 dollari, mentre inevitabilmente le azioni della Fca hanno perso terreno.
Secondo gli esperti, la situazione potrebbe aver alla lunga danneggiato la crescita della Fca, lasciando di contro più “leggera” la manovrabilità e il trend delle azioni Ferrari. Tuttavia una storia di soli due anni non permette di avere un quadro ben chiaro sugli scenari futuri.
Andamento
Le azioni Ferrari, grazie anche al marchio di prestigio al quale appartengono, suscitano l’interesse di molti analisti. Nell’elenco di seguito (fornito dallo stesso sito ufficiale Ferrari al 2 aprile 2018) è possibile vedere le varie banche di affari interessate alle performance del titolo:
Come si può comunque vedere dal ‘breve’ grafico storico il trend è stato in un biennio decisamente positivo:
(Fonte: Milano Finanza – Data: 02/04/2018)
Previsioni
Ovviamente per rispondere oggi all’opportunità se sia o meno conveniente acquistare le azioni Ferrari bisogna fare una serie di valutazioni che non possono prescindere dalla composizione del proprio portafoglio, dall’esposizione complessiva al rischio azionario e dal budget disponibile da investire.
Al 30 marzo 2018 ad esempio le azioni Ferrari hanno più che raddoppiato il loro valore rispetto al debutto e secondo alcuni analisti il target price è ancora lontano da raggiungere. A metà marzo gli analisti del credit Suisse ad esempio hanno fissato il target price a 150 euro giudicando le azioni Ferrari “Outperform”, sostenendo quindi che faranno meglio del mercato di riferimento. In più gli esperti ritengono che le azioni Ferrari potranno anche raddoppiare il margine operativo lordo entro i prossimi 4 anni (ovvero entro il 2022).
Detto questo non tutti gli analisti hanno pareri del tutto convergenti, come quelli di Banca Arkos che hanno tagliato a febbraio il proprio giudizio portandolo a neutral. Quindi per questi esperti le azioni Ferrari non dovrebbero più essere un obiettivo principale degli azionisti, mettendo da parte una strategia di accumulo in portafoglio degli investimenti. In particolare sono state esternate delle perplessità per un 2018 che viene considerato complicato per la casa del Cavallino Rampante.
Dividendo
La distribuzione avviene ad aprile dell’anno successivo (pagamento entro i primi di maggio) a quello in cui si chiude l’esercizio e quindi non ci sono vari dati recenti da condividere. Per il solo dividendo staccato, il valore è stato pari a 0,635 euro per azione ordinaria. Non si può però prevedere se l’azienda potrà mantenere una politica di distribuzione costante nel tempo.
Approfondimento: Broker autorizzato Consob
Broker trading online
Concludiamo evidenziando alcuni intermediari che offrono le azioni della casa modenese tra i propri assets (Fonte: siti ufficiali 24option e Plus500 – Data: 02/04/2018):
Questo broker utilizza le azioni Ferrari quale sottostante dei CFD e permette di avvalersi di una leva finanziaria pari ad 1 a 10. Lo spread applicato è variabile nel tempo è dovrà essere appurato al momento dell’investimento stesso.
Anche Plus500 è un piattaforma di trading che consente di investire in CFD sull’andamento delle azioni Ferrari.
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