Conviene ancora investire in Azioni Ubi?

Le azioni UBI Banca sono quotate nel MTA e più precisamente nel supersector bancario. Gli indici di riferimento sono FTSE All-Share Capped, FTSE Italia All-Share, FTSE MIB, FTSE Italia Finanza, FTSE Italia Banche, mentre il codice Isin identificativo è il IT0003487029.


Codice ISIN – IT0003487029

Come per tutto il settore bancario le azioni Ubi hanno avuto un trend particolarmente altalenante, in gran parte dovuto al momento poco brillante che l’intero comparto sta attraversando da qualche anno, in funzione anche delle incertezze sulle evoluzioni politiche del Paese. Ubi Banca Spa è quarta in Italia per capitalizzazione di Borsa, specializzata soprattutto nel settore retail, con una buona presenza nell’investment banking.

Storia

Il Gruppo Ubi Banca è nato ad aprile del 2007 dalla fusione delle BPU (gruppo Banche Popolari Riunite) e del Gruppo Banca Lombarda e Piemontese. La veste sociale come Spa si concretizza nel 2015 a seguito della riorganizzazione societaria effettuata, con un grande cambiamento inerente soprattutto alla struttura organizzativa che viene incentrata su una maggiore suddivisione dei vari comparti con un approccio molto più specialistico su ogni ambito di interesse.

Ubi Banca opera, oltre che nel settore bancario e di investimento, c’è anche nella gestione del risparmio ed in ambito assicurativo. Secondo una delle ultime riunioni dei soci, la situazione attuale della struttura prevede circa 1400 filiali (la cui metà è concentrata soprattutto in Lombardia e Piemonte) dislocate in varie regioni italiane. La rete si è ulteriormente ampliata dopo l’acquisizione di Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti, avvenuta a maggio del 2017. La banca Iw Bank rappresenta infine il comparto online del gruppo Ubi.

(Fonte: Teleborsa – Data: 28 giugno 2018)

Il 2017 ha visto la banca tornare a valori positivi come mostra il grafico che riporta la situazione del bilancio degli ultimi 5 anni. In particolare l’anno appena passato si è chiuso con un utile contabile di 690,6 milioni di euro (contro la perdita di 830,2 milioni dell’esercizio 2016) con un utile al netto di 188,7 milioni di euro. Questo ha permesso al consiglio di amministrazione di definire un utile di 11 centesimi ad azione.

Andamento

Il grafico degli ultimi 5 anni relativo all’andamento delle azioni Ubi mostra invece una situazione piuttosto difficoltosa nonostante si tratti di una delle banche che, come appena detto, hanno chiuso bene l’esercizio 2017.

(Fonte: Teleborsa – Data: 28 giugno 2018)

Andando a fare un’analisi più approfondita è possibile vedere come, dopo un 2016 difficile (a causa di una forte perdita sul piano dell’utile sia netto che per le componenti non ricorrenti), il 2017 abbia rappresentato per gli investitori complessivamente un buon momento. Una spinta positiva interrotta da febbraio ad aprile 2018, per poi tornare a mostrare un buon trend in ripresa e perdere nuovamente terreno dal 15 maggio quando la spinta verso la soglia dei 4,5 euro poteva far sperare in un esito migliore rispetto al crollo che ha portato il prezzo delle azioni Ubi al di sotto dei 3,3 euro ad azione.

Il periodo più difficile si è però verificato a giugno, come enfatizzato anche nei vari forum a tema, arrivando a sfiorare il minimo di 3,11 euro.

(Fonte: Teleborsa – Data: 28 giugno 2018)

Previsioni

Per quanto riguarda le previsioni le opinioni da parte delle principali agenzie di rating e delle banche di investimento, sono abbastanza discordanti. Tra gli ultimi ‘provvedimenti’ troviamo la scelta degli analisti Goldman Sachs che hanno alzato il target price da 4,3 euro a 4,5 euro dopo aver fatto una revisione delle stime sull’utile per azione. Di contro l’agenzia Moody’s a maggio 2018 ha confermato il Long-term Senior Debt Rating su UBI Banca, fissato ancora a “Baa3”, mentre il giudizio è passato da “stabile” a “negativo”.

Dividendi

La politica dei dividendi delle azioni Ubi è stata costante nel corso del tempo. Gli ultimi sei anni sono stati quelli con importi distribuiti più contenuti, ma anche in questo caso viene ricalcata una situazione piuttosto consolidata per il settore bancario.

(Fonte: sito ufficiale Ubi Banca – Data: 28 giugno 2018)

Come appena affermato i dividendi si sono abbastanza ridotti, ma di contro anche in un periodo negativo come il 2016 per i risultati di bilancio, c’è stata ugualmente una distribuzione di dividendo. Ciò rende le azioni Ubi una valida alternativa per chi vuole diversificare il proprio portafoglio azionario, usando un titolo che ha già toccato valori piuttosto bassi e che generalmente può essere messo a frutto anche con un costante dividendo.

Investimento indiretto

Anche con il titolo Ubi è possibile procedere ad un investimento indiretto attraverso il trading online con un broker che le impiega come sottostante di derivati (in primis Cfd). Tra questi è possibile menzionare:

eToro

In questo caso è possibile copiare le scelte di altri trader in funzione del loro successo o del numero di follower. Per quanto riguarda la leva applicata, ricordiamo che questo broker propone un range minimo e massimo, che andrà valutato attentamente prima di procedere all’investimento.

(Fonte: eToro – Data: 28 giugno 2018)

Plus500

Anche Plus500 permette di investire nelle azioni Ubi Banca, precisamente come sottostante dei contract for difference. Le condizioni del trading al 28 giugno 2018 sono:

  • spread: 0,013%;
  • leva: 1 a 10;
  • margine: 10% iniziale – 5% di mantenimento.

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