Azioni Deutsche Bank: analisi titolo 2018

Una delle banche storiche in Germania e in Europa, la Deutsche Bank, sta affrontando un duro e lungo processo di ristrutturazione che ha un chiaro impatto sul suo titolo, soggetto negli ultimi tempi a elevata incertezza. In particolare le azioni Deutsche Bank hanno affrontato una lunga fase di discesa, che le ha rese poco appetibili, anche complice un settore di appartenenza che ha dovuto fare i conti con gli effetti più diretti della lunga crisi iniziata nel 2008. Il titolo è quotato con il codice Isin DE0005140008 (e il codice alfanumerico DBK).

Storia gruppo bancario

Il gruppo bancario multinazionale Deutsche Bank AG è attivo sia nel Corporate e Investment Banking che nel segmento del Retail Banking e Small Business oltre che nel Wealth Management. Attualmente il gruppo conta circa 100.000 dipendenti distribuiti in 74 paesi, un numero che si è ridotto dopo la scelta obbligata di chiudere varie filiali in diversi Paesi in Ue e extra Ue.

La nascita della Deutsche Bank risale al 1870 e fin da subito è stata dotata di un DNA tipicamente internazionale (nasce per rendere più gestibili e facili i rapporti commerciali tra la Germania e altri Paesi). In particolare fin dal principio ha avuto un forte legame con il mercato italiano (nei primi anni sottoscrive varie emissioni di obbligazioni dell’allora regno italiano). Nel 1894 insieme a altre società austriache e italiane fonda la Banca Commerciale italiana, perdendone i contatti con lo scoppio della prima guerra mondiale. Altra partecipazione significativa con il mercato italiano risale al 1960 quando fu lead manager dell’aumento di capitale della Fiat a Francoforte e successivamente dell’Olivetti. Nel 1963 è stata co-manager nell’emissione di obbligazioni per 15 milioni di dollari di Autostrade Concessioni e Costruzioni.

(Fonte: sito ufficiale Deutsche Bank – Data: 21 ottobre 2018)

News recenti

La Deutsche Bank prosegue in una fase di ristrutturazione e riorganizzazione, che potrebbe portare alla realizzazione dell’ipotizzata fusione con la Commerzbank (nascerebbe così la terza banca in Ue dietro a Hsbc e Bnp Paribas).

Una fusione questa al momento non così semplice, a partire dal reperimento dei capitali necessari. Secondo fonti del Sole 24ore si parlerebbe di una cifra superiore ai 13 miliardi di euro, che porterebbe questa raccolta a un record assoluto per le banche europee.

(Fonte: sito ufficiale Sole 24ore – Data: 21 ottobre 2018)

Andamento storico del titolo

Le azioni Deutsche Bank hanno consolidato anche nel 2018 un trend che continua ad essere negativo, con una direzione imboccata nel 2014 e ancora non interrotta. In particolare la performance a 1 mese è stata negativa con un -2.226%, così come quella a 6 mesi (con -18.438%) e quella a un anno con ben -32.101%.

(Fonte: Teleborsa – Data: 21 ottobre 2018)

La situazione non sembra in apparente miglioramento anche in funzione dei dati dell’ultima trimestrale nuovamente non brillanti (l’utile registrato è stato ulteriormente in calo rispetto al periodo precedente). Riportiamo comunque le attese di alcune delle agenzie di rating, come evidenziato dal sito ufficiale Deutsche Bank al 21 ottobre 2018:

Agenzia di rating Valutazione Sentiment
Moody’s Investors Service A3 Negativo
Standard & Poor’s BBB+ Stabile
Fitch BBB+ Negativo

Ricordiamo inoltre che a giugno del 2018 la Federal Reserve System Usa ha indicato la Deutsche Bank tra le banche europee ‘problematiche’.

Dividendi

La distribuzione dei dividendi, normalmente prevista per l’ultima settimana di maggio, risulta essere un altro aspetto poco leggibile legato all’investimento in Azioni DB (il che genera opinioni spesso contrastanti sia nei forum che tra gli esperti). Se guardiamo gli ultimi quattro anni infatti notiamo l’assenza della distribuzione del dividendo nel 2016 ed una notevole variazione degli importi negli altri anni: 0,75 euro solo nel 2015, per poi scendere a un 0,19 e 0,11 rispettivamente nel 2017 e nel 2018.

Le azioni Deutsche Bank riflettono un periodo complicato per questa banca, che deve trovare soluzioni urgenti per problemi di grande entità, legati soprattutto alla grande fetta di derivati da “disinnescare”.

Conviene investire?

L’investimento può ovviamente avvenire sia in modo diretto che indiretto sulle azioni Deutsche Bank, ma bisogna prima fare un’attenta valutazione, considerato che le grandi incertezze rendono questo titolo particolarmente rischioso. Questo anche in funzione della già citata appartenenza al settore bancario che negli ultimi anni non è quasi mai riuscito a brillare.

Il trading indiretto va fatto investendo sui derivati che usano le azioni Deutsche Bank come sottostante. Tra gli strumenti derivati possiamo trovare ad esempio i Cfd proposti da vari broker, come ad esempio eToro, Plus500, Avatrade e IG.

La scelta va fatta considerando ciò che ogni broker può offrire (come lo spread o la leva ad esempio) e le proprie possibilità di investimento (come il budget che possiamo destinare, ma anche il supporto informativo e la presenza di formazione). Tutte condizioni che vanno valutate personalmente caso per caso eventualmente sfruttando i conti demo che la maggior parte degli intermediari suddetti offrono.

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